È un modello di scuola: popolare, pratica, collaborativa, per piccoli gruppi che si impegnano a scambiare conoscenze, esperienze e speranze col metodo del cerchio, dove ti abitui a parlare in pubblico nella parità.
Al maestro è preferito il facilitatore che anima e modera la “presa di parola” con rispetto, reciprocità e accoglienza delle interpretazioni differenti.
L’esperienza è una scuola continua, il confronto e il dialogo allargano la cultura che è il sole della mente, essa dà luce, coraggio, dignità alla tua crescita umana.
Chi sa di più insegna a chi sa di meno così fortifica quel che sa, guarisce la competizione, promuove la collaborazione e moltiplica l’energia dell’apprendimento. Insieme siamo maestri e scolari gli uni per gli altri alla scuola continua della vita… Educhiamo educandoci!
“La lingua fa eguali ”. Eguale è chi sa esprimersi e intendere l’espressione altrui… La presa di parola ti fa sentire cittadino sovrano! Conquista e usa parole nuove. Più conosci parole e più allarghi i pensieri.
“Cércasi un fine…” fine giusto è dedicarsi al prossimo. Va bene per credenti e non credenti.
Quando fai fatica a trovare un senso alla vita… puoi aprirti alla solidarietà sociale con chi ti vive accanto e creare relazioni di aiuto. Puoi imitare i gesti di chi è sereno.
Le relazioni significative sono il respiro e la benedizione della vita.
Accogli le persone con empatia, reciprocità e generosità = I CARE = ho cuore per te! Fa largo a chi è povero di cultura e va oltre il gioco disgustoso dei privilegi e dei meriti che amplificano il vantaggio di chi parte favorito.
Commenta queste frasi:
“Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio…
sortirne tutti insieme è la politica, sortirne da soli è l’avarizia.”
“Non c’è nulla che sia ingiusto… quanto far parti uguali tra disuguali”.
“Fà largo ai poveri non a te… servendoti dei poveri”.
PROPOSTA: Barbiana è un piccolo paese sulle colline del Mugello vicino a Firenze…
Giovedì 24 agosto 2023 faremo un pellegrinaggio per conoscere il modo in cui don Lorenzo Milani faceva scuola usando le occasioni e provocazioni della gente, come insegna nel libro: “Lettera a una professoressa”.
LUGLIO 2023 STAMPA