Mio Villaggio

Ovunque ti trovi, fa' rete, gruppo, villaggio

PACIFICAZIONE

Ci sono tante parole per dare un nome alla meditazione. Noi usiamo la parola pacificazione nel significato classico delle quattro armonie: calmare le membra del corpo, distendere i respiri, placare le emozioni, pulire, vuotare la mente.

Questo esercizio riguarda l’educazione del carattere. È un abitudine semplice e bella che dà sapore e ti affeziona alla vita. Perciò riserva un tempo di calma contemplativa, specialmente al risveglio e al tramonto. La pacificazione ti aiuta ad apprezzare la vita. Ogni giorno tu usi le quattro radici della vita: sole, aria, acqua, terra; il bene che fai è l’affitto che paghi per il posto che occupi sulla terra (Gaia). Costruisci l’angolo del sé, la tua cella monastica. Ogni mattina scegli una parola bella perché ti faccia compagnia fino a sera. Durante il giorno entra in contatto con la musica silenziosa dei tuoi respiri, respira lungo e con l’addome, … una pausa tutta per te. Respira con consapevolezza. Cògli la fioritura del presente: cògli la rete sottile delle piccole sorprese, dei piccoli momenti di felicità seminati lungo il sentiero di ogni giorno.

RETE DI AMICI

Costruisci il tuo gruppo di Auto-Mutuo-Aiuto (A.M.A.)

Per mettere insieme esperienze e progetti per crescere e maturare nella rete di scambi reciproci di saperi, per vivere le quattro benedizioni della vita di gruppo: accoglienza affettuosa, presa di parola, ascolto amichevole, democrazia conviviale. Gruppo è l’arca che ti protegge dall’essere individuo anonimo in una società indifferente, è il secondo grembo, è il luogo delle relazioni significative, più coltivi relazioni e più sei persona.

SOFFI DI VENTO

Ci chiamavano “figli del vento” correvamo tenendoci per mano nei prati densi di profumo. I capelli si alzavano a vela gonfiati dai soffi di vento.

Controvento urlavamo la gioia di vivere. Correvamo ricchi di sogni e contenti di poco. Controvento cantavamo felici e le foglie danzavano con noi. Poi il vento cessò, la placida quiete spense nella gola la voce dei sogni; il tedio dei giorni normali ci avvolse in un cielo di nebbia. Il vento interiore oggi ancora sussurra. Tendo l’orecchio e allargo i polmoni alle voci della vita. L’impeto del vento mi chiama a slanciarmi nei sentieri del tempo. Che cosa respiro in ciò che respira? Di che cosa è fatto il respiro? Oltre lo schermo dell’abitudine, ascolto il messaggio del vento: l’affetto alla vita che tutti cerchiamo gratuito si offre ogni giorno in ogni respiro.