Il futuro arriva dai piccoli gruppi di amici veri e perseveranti che sanno scambiare conoscenze, esperienze e speranze con amicizia, reciprocità e generosità.
Oltre ai due ambienti obbligati, che sono famiglia e professione, c’è un terzo ambiente di libera scelta: è il gruppo primario degli-amici-per-la-vita - dove il confronto e il dialogo tra persone di fiducia, allargano la cultura, modelli di comportamento e aprono sentieri di collaborazione.
Il gruppo è arca che protegge, scuola che promuove, laboratorio di aiuto reciproco, focolare di affetti durevoli… La vita di gruppo aiuta ad essere aperti alle voci della società, al volontariato, al gusto della cultura.
Gli amici si scelgono seguendo le affinità elettive: carattere, ideali, valori, comportamenti... Puoi frequentare vari gruppi con interessi specifici, ma il piccolo gruppo di amici-per-la-vita, è primario e va coltivato con metodo, costanza e una sana spiritualità. Di quanti amici hai bisogno? Considera i tuoi cinque amici su cui puoi contare… Sii fedele al piccolo gruppo per essere amico del grande mondo!
Il gruppo protegge e promuove, guarisce e migliora… è sala-specchi dove il confronto e il dialogo ti migliorano. La vita di gruppo è una risposta benefica all’isolamento, al disgusto di vivere, alla depressione, al vuoto esistenziale...
Le relazioni ti salvano! Sono l’ossigeno di una esistenza vera-buona-bella, sono il tesoro che ti accompagna lungo la vita!
Più stai con gli altri e più impari il linguaggio delle relazioni. La vita di gruppo, dà equilibrio nell’affrontare: competizione, ansia di prestazione, frustrazioni... Affrontando gli ostacoli diventi forte, trasforma le difficoltà in opportunità.
L’uso malato dei socials può renderti confuso e fragile, puoi illuderti di avere amici virtuali che improvvisamente spariscono senza dare giustificazione = ghosting.
Il gruppo targato futuro ha bisogno di un facilitatore che è tanto più efficace quanto meno si fa notare. Egli promuove: l’accoglienza affettuosa, la presa di parola, l’ascolto amichevole e la democrazia consensuale. Egli, apre l’incontro con il giro di condivisione… esorta i partecipanti a preparare un intervento e a prendere la parola.
Il coraggio di parlare in pubblico è una vittoria che dà autostima e ti fa contento.
Nel quaderno dei pensieri importanti annota messaggi che puoi raccontare e tieniti pronto per comunicarli nelle occasioni che la strada ti offre.
PROPOSTA: racconta una gioia, una fatica, un sogno nel fare rete-gruppo-villaggio!
GENNAIO 2024 STAMPA