Vivere è comunicare, nessun uomo è un’isola.
Più coltivi relazioni, più sei persona.
Il confronto e il dialogo ti migliorano.
Specchiandoti negli altri ti conosci meglio.
“Senza un ”tu”… l’ io si vuota; senza un noi… il tu inaridisce.”
Col piccolo cerchio di amici veri e perseveranti considera l’invito a fare “relazione di aiuto” cominciando dal rito dello sguardo:
Ti guardo negli occhi, ti chiamo per nome, ti invito a raccontare, osservo il linguaggio silenzioso dei gesti…
Il primo aiuto da offrire a chi è in difficoltà è ascoltarlo con gentilezza, con reciprocità-parità, con accoglienza senza condizioni…
Quando scegli di aiutare… non occorre che tu sia psicologo, non comportarti da maestro che dà consigli, semplicemente fa da specchio perché l’altro possa raccontarsi e capirsi meglio.
Puoi fare domande perché approfondisca la sua ricerca con calma, serenità, quiete. Oltre le varie psicoanalisi c’è l’analisi della coscienza, la auto-analisi e tu sei il più competente nell’esplorare e descrivere le tue vicende di vita.
(D. Demetrio, Raccontarsi, autobiografia come cura di sé.)
E’ rischioso dare consigli, l’altro potrebbe smettere di ricercare. Invece aiutalo a consultare il suo “buon consigliere interiore”.
Essere ascoltato da un amico prudente, paziente, premuroso, rende possibile alla persona di comprendere con più attenzione sé stessa.
A volte quando ti impegni in una relazione di aiuto… è più quello che ricevi che quello che sai dare:
L’altro è tuo maestro anche nelle difficoltà che ti reca.
Affrontando gli ostacoli diventi esperto in umanità!
“Quando ti chiedo di ascoltarmi e tu mi invadi con le tue parole; mi giudichi con le tue interpretazioni; mi complichi con i tuoi consigli…… non fai ciò che ti chiedo. Lascia che mi racconti, mi chiarisca e trovi un contatto vero, buono e sereno con l’intimità della coscienza.”
AUGURIO: col gruppo di amici veri e perseveranti scambia conoscenze, esperienze e speranze sull’arte di aiutare aiutandoti.
Il gruppo protegge e promuove: appartenenza, cura e sviluppo delle persone.
Tieni questo foglio nel taschino… e fa Scuola del Villaggio anche tu!
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